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A partire dal 7 dicembre a Firenze apre al pubblico
una importante mostra su Palazzo Pitti, la grande Reggia Fiorentina
che ha ospitato nei secoli, dal XVI al XIX, ben tre dinastire regnanti:
i Medici, i Lorena ed infine i Savoia (per il breve periodo in cui
Firenze fu capitale d'Italia).
La mostra non poteva che essere realizzata all'interno dello stesso
Palazzo Pitti, che in innumerevoli occasioni ha ospitato nelle sale
dei musei che oggi lo contraddistinguono illustri esposizioni. In questa,
il Palazzo ci restituisce la sua storia: da quando venne acquistato
nel 1550 da Eleonora di Toledo, moglie del primo Granduca di Toscana
Cosimo I che desiderava una dimora regale adeguata al nuovo rango,
fino all'Ottocento.
Ideata da Detlef Heikamp, la mostra è stata prodotta dalla Soprintendenza
per il Polo Museale Fiorentino e dall'ente Cassa di Risparmio di Firenze
il cui contributo è stato fondamentale per il coordinamento.
L'intento è quello di consentire di rivivere negli ambienti del Palazzo,
dall'imponente Cortile dell'Ammannati che ci accoglie una volta varcato
il portone d'accesso all'edificio, fino allo scalone ed alle sale del
piano nobile, il fasto e lo splendore principesco che caratterizzava
la Reggia.
Le statue che i Medici, attenti collezionisti, avevano raccolto nel
Palazzo e nel Giardino di Boboli, ad iniziare da Cosimo I, animeranno
gli ambienti. Opere di epoca classica come l'Arringatore,
o di epoca moderna come il potente Nettuno di Stoldo Lorenzi,
eseguito per l'omonima fontana del Giardino di Boboli che potrà essere
visto da una distanza inconsuetamente ravvicinata ed esprimere tutta
la sua forza plastica. Alla statuaria, come arredo di grande pregio
e di grande effetto scenografico del Palazzo e del Giardino di Boboli
che lo circonda e lo sovrasta in tutta l'ampiezza delle collina retrostante,
Detlef Heikamp ha infatti dedicato un'ampia senzione della mostra.
Per l'occasione sarà riaperta al pubblico, dopo un impegnativo intervento
di restauro, la suggestiva Grotta Grande del Giardino di Boboli progettata
da Bernardo Buontalenti, espressione del gusto manierista di ricreare
la natura in modo artificiale, che ospita la Venere del Giambologna,
una delle prove più alte dello scultore fiammingo.
La mostra ha inoltre l'intento di riscoprire il rapporto fondamentale
tra le sculture antiche, rinascimentali e barocche che animavano le
sale del Palazzo e le decorazioni parietali che le arricchivano. Gli
affreschi di Pietro da Cortona e di Ciro Ferri nelle Sale
dei Pianeti della Galleria Palatina rappresentano l'episodio
pittorico più importante del Palazzo. Per l'occasione saranno esposti
i disegni preparatori una cui attenta analisi, accompagnata da un nuovo
studio dei soggetti iconografici e una rivisitazione della cronologia,
a cura di Piera Tordella hanno rivelato nuovi significati di questo
ciclo decorativo barocco, che suscitò entusiastico stupore per la sua
modernità nei contemporanei pittori fiorentini.
Un'altra sezione molto importante della mostra sarà dedicata all'architettura
del Palazzo e alla disposizione del Giardino di Boboli e al loro rapporto
urbanistico e difensivo con la città. Le indagini condotte in tal senso
da Amelio Fara hanno restituito il tracciato planimetrico delle fortificazioni.
Con strumentazione georadar e laser scanner sono state rimesse in luce
le gallerie di contramina presenti nel Giardino di Boboli, è stato
rilevato il fronte bastionato della Fortezza di Belvedere confinante
con il Giardino stesso, ed è stata analizzata la struttura architettonica
della Grotta Grande di Bernardo Buontalenti.
Alla sistemazione di Piazza Pitti è stata dedicata una sezione a parte.
Sono stati restituiti i profili altimetrici di tutti i progetti, alcuni
dei quali inediti, che sono stati elaborati nel corso dei secoli dal
Cinquecento all'Ottocento, da quello di Bernardo Buontalenti a quello
di Giuseppe Cacialli.
Alle indagini scientifiche e alla realizzazione del catalogo della
mostra hanno contribuito numerosi studiosi di fama e provenienza internazionale. |
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Ministero per i Beni e le Attività Culturali |
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Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Fiorentino |
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Ente Cassa di Risparmio di Firenze |
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07/12/2003 - 31/05/2004
Intero €. 8,50
Ridotto €. 4,25
Orario: Mar/Dom 8:15-18:50
Per informazioni, prenotazioni e visite guidate per scolaresche e gruppi organizzate
dalla Sezione Didattica della Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Fiorentino:
Firenze Musei tel. 055 2654321.
Dal 17 gennaio 2004 saranno previste visite speciali per famiglie il sabato e la domenica. |
Attraverso il sito web dell'editore Giunti è
possibile acquistare online
il catalogo ufficiale della mostra per tutti coloro che non possono acquistarlo
direttamente all'interno della mostra.
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